• Menu
  • Passa alla navigazione primaria
  • Skip to secondary navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Before Header

A.N.P.I. BRESCIA

Comitato Provinciale dell'ANPI di Brescia

Header Right

  • Chi siamo
  • Iscriviti all’ANPI
  • Sezioni ANPI Brescia
  • Commissione scuola ANPI
    • Chi siamo
    • La partigiana Dolores Abbiati
      • La piccola grande “Lola”
    • Le nostre proposte per la scuola. Protocollo d’intesa MIUR-ANPI
      • Le nostre nuove proposte per la scuola
        • “Favole ri-Costituenti”. Testo di Nella Macrì, illustrazioni di Mabel Morri. Liberedizioni, 2022. Un progetto della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”
        • “Le vie della libertà” – Ciclo di lezioni online tenuto dal prof. Emilio Venturini
        • Guida “Le vie della libertà”. Itinerari per la scuola
          • “Le vie della libertà”. Itinerario n. 1
          • “Le vie della libertà”. Itinerario n. 2
        • “Pillole di memoria. Brevi storie di Resistenza”. Testi e apparati didattici
        • “Schegge di memoria”. 28 maggio 2020, 46° anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia
    • Attualità e iniziative in corso
      • “Interpretazioni italiane del fascismo”. “Incontri al Broletto”, Brescia, 6 ottobre-24 novembre 2022
    • Il concorso annuale per le scuole della Provincia di Brescia
      • Premiazione del Concorso per le scuole superiori della provincia “I giovani, la memoria, la storia, la cittadinanza” — A.s. 2020-2022. Brescia, sabato 22 ottobre 2022
    • Il convegno annuale per le scuole superiori di Brescia e provincia
      • Il Convegno 2023 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Brescia, venerdì 10 marzo 2023
      • Il Convegno 2022 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Relatrice, Rosy Battaglia. Brescia, venerdì 18 marzo 2022
        • Il Convegno 2022 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Relatrice, Rosy Battaglia. Brescia, venerdì 18 marzo 2022
      • Il Convegno 2021 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Oratore, professor Enzo Ciconte. Brescia, venerdì 12 marzo 2021
      • Edizione 2019 del Convegno della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”, con Luigi Ferrajoli. Il video integrale. Brescia, venerdì 8 marzo 2019
      • Il Convegno 2017: “IL LAVORO: trasformazioni tecnologiche e sociali; prospettive per i giovani”. Brescia, venerdì 7 aprile 2017
      • Il Convegno 2016: “Profughi e migranti tra guerre, persecuzioni, povertà”. Brescia, martedì 19 aprile 2016
      • Il convegno 2014: “Il potere politico: capo carismatico, sovranità del popolo, democrazia rappresentativa”
      • Il convegno 2013. “Fare i conti con la storia: rimozioni e revisionismi”. Brescia, venerdì 22 febbraio 2013
    • Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia
    • Articoli e altri contributi
      • Corso: Lezioni sul fascismo: I difficili e non risolti problemi con il fascismo e il nazismo. Venerdì 25 novembre e venerdì 2 dicembre 2022
      • “PILLOLE DI MEMORIA. Brevi storie di Resistenza”. La storia di Modestino Guaschino su Mattino di Avellino, 25 aprile 2020
      • Ferro, che non voleva uccidere
      • “Il futuro migliore abita a Brescia. Con l’Anpi”. Da Patria indipendente, 15 dicembre 2020
      • “partigianiditalia — Una nuova fonte per la storia della Resistenza italiana”. Di Silvia Berruto
      • “Obiettivo giustizia. Convegno per studenti e insegnanti delle superiori della provincia di Brescia”. TRANSCEND Media Service, 15 marzo 2021
      • Gran Bretagna. La morte di Ray Hill (1939-2022), ex neonazista passato a Searchlight, che negli anni ’80 contribuì a disarticolare l’estrema destra britannica
    • The Education committee of the National Association of Italy’s Partisans (ANPI) in Brescia. (Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati” – Brescia.)
      • Giorgio Almirante, a civil servant in Mussolini’s puppet “Republic” propped up by Hitler’s Nazis, editorial secretary of “The Defence of the Race” & founder of the neo-fascist MSI party after WW2
      • Partisan Ilio Barontini, a truly international freedom fighter
      • “Radio Freedom. The story of an antifascist family in Barcelona”
    • Come contattare la Commissione scuola ANPI Brescia
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Iscriviti all’ANPI
  • Sezioni ANPI Brescia
  • Commissione scuola ANPI
    • Chi siamo
    • La partigiana Dolores Abbiati
      • La piccola grande “Lola”
    • Le nostre proposte per la scuola. Protocollo d’intesa MIUR-ANPI
      • Le nostre nuove proposte per la scuola
        • “Favole ri-Costituenti”. Testo di Nella Macrì, illustrazioni di Mabel Morri. Liberedizioni, 2022. Un progetto della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”
        • “Le vie della libertà” – Ciclo di lezioni online tenuto dal prof. Emilio Venturini
        • Guida “Le vie della libertà”. Itinerari per la scuola
          • “Le vie della libertà”. Itinerario n. 1
          • “Le vie della libertà”. Itinerario n. 2
        • “Pillole di memoria. Brevi storie di Resistenza”. Testi e apparati didattici
        • “Schegge di memoria”. 28 maggio 2020, 46° anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia
    • Attualità e iniziative in corso
      • “Interpretazioni italiane del fascismo”. “Incontri al Broletto”, Brescia, 6 ottobre-24 novembre 2022
    • Il concorso annuale per le scuole della Provincia di Brescia
      • Premiazione del Concorso per le scuole superiori della provincia “I giovani, la memoria, la storia, la cittadinanza” — A.s. 2020-2022. Brescia, sabato 22 ottobre 2022
    • Il convegno annuale per le scuole superiori di Brescia e provincia
      • Il Convegno 2023 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Brescia, venerdì 10 marzo 2023
      • Il Convegno 2022 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Relatrice, Rosy Battaglia. Brescia, venerdì 18 marzo 2022
        • Il Convegno 2022 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Relatrice, Rosy Battaglia. Brescia, venerdì 18 marzo 2022
      • Il Convegno 2021 della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”. Oratore, professor Enzo Ciconte. Brescia, venerdì 12 marzo 2021
      • Edizione 2019 del Convegno della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati”, con Luigi Ferrajoli. Il video integrale. Brescia, venerdì 8 marzo 2019
      • Il Convegno 2017: “IL LAVORO: trasformazioni tecnologiche e sociali; prospettive per i giovani”. Brescia, venerdì 7 aprile 2017
      • Il Convegno 2016: “Profughi e migranti tra guerre, persecuzioni, povertà”. Brescia, martedì 19 aprile 2016
      • Il convegno 2014: “Il potere politico: capo carismatico, sovranità del popolo, democrazia rappresentativa”
      • Il convegno 2013. “Fare i conti con la storia: rimozioni e revisionismi”. Brescia, venerdì 22 febbraio 2013
    • Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Liberazione in Italia
    • Articoli e altri contributi
      • Corso: Lezioni sul fascismo: I difficili e non risolti problemi con il fascismo e il nazismo. Venerdì 25 novembre e venerdì 2 dicembre 2022
      • “PILLOLE DI MEMORIA. Brevi storie di Resistenza”. La storia di Modestino Guaschino su Mattino di Avellino, 25 aprile 2020
      • Ferro, che non voleva uccidere
      • “Il futuro migliore abita a Brescia. Con l’Anpi”. Da Patria indipendente, 15 dicembre 2020
      • “partigianiditalia — Una nuova fonte per la storia della Resistenza italiana”. Di Silvia Berruto
      • “Obiettivo giustizia. Convegno per studenti e insegnanti delle superiori della provincia di Brescia”. TRANSCEND Media Service, 15 marzo 2021
      • Gran Bretagna. La morte di Ray Hill (1939-2022), ex neonazista passato a Searchlight, che negli anni ’80 contribuì a disarticolare l’estrema destra britannica
    • The Education committee of the National Association of Italy’s Partisans (ANPI) in Brescia. (Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati” – Brescia.)
      • Giorgio Almirante, a civil servant in Mussolini’s puppet “Republic” propped up by Hitler’s Nazis, editorial secretary of “The Defence of the Race” & founder of the neo-fascist MSI party after WW2
      • Partisan Ilio Barontini, a truly international freedom fighter
      • “Radio Freedom. The story of an antifascist family in Barcelona”
    • Come contattare la Commissione scuola ANPI Brescia
  • Contatti
Ti trovi qui: Home / Storia della Resistenza / Ragazzi del secolo scorso

Ragazzi del secolo scorso

13 Maggio 2012 //  by ANPI Brescia

Ragazzi del secolo scorso

9 maggio 2012: Attilio Sala (classe 1928) e Rino Torcoli (classe 1930), di Lumezzane, sono a Brescia, nella sede dell’ANPI, per rilasciare testimonianza sulla loro esperienza resistenziale.

Due storie come tante, eppure uniche, che vale la pena far conoscere. Tessere del mosaico della storia, voci che aiutano a capire.

**************************

Attilio Sala, nel giugno 1944, è seminarista a San Cristo e si sta preparando per gli esami di fine ginnasio. Ci sono degli insegnanti antifascisti, come quello di storia, che poi fuggirà, e quello di algebra: dice che il segno meno davanti ribalta tutto, come i fascisti.

Sono in quattro, con Attilio, a scegliere di sostenere gli esami da “esterni”, all’Arici, il collegio dei figli dei signori. Un azzardo, quindi bisogna studiare molto, anche quando gli altri sono già tornati a casa per le vacanze. È quindi a loro che si rivolge il rettore: “Volete servire il vescovo, Monsignor Tredici, quando dirà messa alle carceri di Canton Mombello?” Accettano subito. Varcano una teoria di cancelli, che ogni volta si chiudono alle loro spalle. A un certo punto da una porta escono cinque preti, carcerati perché sospetti di avere aiutato i partigiani: tre si mettono in ginocchio ai piedi del vescovo. Attilio rimane molto turbato dalla scena: perché prostrarsi in quel modo? Proseguono, corridoio dopo corridoio, cancello dopo cancello, fino a uno spazio grande, sembra un enorme chiosco circondato da passerelle di ferro. L’altare provvisorio in mezzo, i detenuti intorno. Per l’occasione indossano casacche a righe tutte nuove.

Attilio, incaricato della distribuzione delle immaginette al momento della comunione, riconosce due del suo paese: Angelo Ghidini, “Gilì dei Coegn”, e Pietro Rossetti, “Pierino de Micio”.

Ricorda di averli visti girare armati, ma senza appartenere a qualche formazione.

Finita la messa, uno grida due volte: “Disighe a la me mama che i me manda en Germania!” In quella una pioggia di bigliettini cade dalle passerelle: i chierici tentano di raccoglierle, ma le guardie li allontanano: “Ci pensiamo noi a farli avere al segretario del vescovo!” Tra quei detenuti ci sono Speziale, Gheda e Guitti, che qualche mese dopo fuggiranno per il varco aperto da una bomba: con loro anche Gilì, che si aggregherà alla 122^ brigata Garibaldi.

Pierino invece entrerà nelle Fiamme Verdi.

Gilì sarà ucciso in circostanze misteriose: sua madre Laurina andrà a cercarlo fino a Bagolino. Dopo la Liberazione troveranno i suoi resti a Cimmo: lei lo riconoscerà dai capelli.

Il CLN farà sì che la sorella abbia la concessione di un chiosco di verdure. Il 22 aprile, tre giorni dopo la battaglia del Sonclino, Attilio è a casa (“baregae a mo coi prec”) e lo lasciano entrare nello sgabuzzino dove hanno portato i caduti di cap bie gal (campo del gallo), catturati e subito dopo finiti con un colpo alla testa.

Capelli lunghi, sembrano i banditi uccisi dai piemontesi.

Sono state le donne di Fontana, salite a far legna, a correre giù: “Ci sono i morti, abbandonati a terra!” Il parroco, don Tirelli, ha raccolto un po’ di uomini, che sono andati su con le scale da usare come barelle. Hanno portato i sei cadaveri al cimitero di Pieve. Altri due li hanno trovati i cacciatori di Gazzolo, nel rocol de Sgues (roccolo Sguizzi).

Per la loro identificazione arriva il dottor Palmieri e li fa misurare tutti. Ma è il Moreni della 122^ quello che si dà più da fare.

A conclusione del suo racconto Attilio spiega perché Lumezzane, infossata in un territorio angusto e scarsamente strategico, pullulasse di fascisti: forse era la potente famiglia Gnutti a mettere loro a disposizione le sue strutture, cosicché la valletta era diventata una roccaforte armata fino ai denti, piena di spie, delatori, picchiatori del ’22.

Il battaglione M era allocato nelle scuole di S.Apollonio (tra loro anche Fiorenzo Magni, il ciclista: dopo la Liberazione, quando il giro d’Italia fece tappa a Brescia, ci fu una manifestazione contro di lui). Il battaglione S. Marco era alle medie Serafino Gnutti di S. Sebastiano e al dormitorio degli operai della Eredi Gnutti (ora c’è l’ospedale). La brigata Tognù alle scuole del Villaggio Gnutti.

La questura all’albergo Gnutti (ora c’è il liceo): un albergo di lusso, dove però erano detenuti personaggi che i fascisti volevano tenere al sicuro dai tedeschi (come il figlio di Matteotti o Starace, caduto in disgrazia).

Le nostre mamme da ragazzi ci dicevano: Sti atenti oter che ghi el sang strùmit Sì, eravamo tutti figli del sangue strùmit dei combattenti del 15-18, per far comprendere come ci sia stata un’altra terribile guerra, prima, a spaventare il sangue e a dare quotidianità alla violenza.

Cosicché i fascisti altro non erano che i continuatori di quella violenza, che poi si sarebbe ritorta su loro stessi.

Rino Torcoli apprende l’antifascismo in famiglia: suo padre è di Sulzano, un “forestiero” giunto a Lumezzane per lavorare fin dal ’26/’28 .

All’osteria del Dosso entrano i fascisti e vogliono che canti “Faccetta nera”. Si rifiuta, e li accusa di essere degli imboscati, mentre lui ha fatto l’alpino nella Grande Guerra… Lo massacrano di botte e deve fare quaranta giorni di ospedale.

Da quel momento è schedato come “antifascista”. Ogni tanto arrivano, olio di ricino e manganello:

– “Canta!”

– “No!”

E giù botte, anche alla moglie incinta, che dopo poco abortisce.

Rino ha solo sei anni e assiste alle violenze, ma non dimenticherà mai, mai l’angoscia provata nel vedere la mamma in quelle condizioni. Sente il suo odio per i fascisti nascere in quel momento, come un fuoco che gli si accende nella pancia. Tanto che l’8 settembre corre a prendere a martellate il simbolo del fascio a Mezzaluna: ha esattamente tredici anni e quattro mesi.

Suo padre, che lavora alla Carlo Gnutti, non può mancare al sabato fascista: lo controllano sempre. Ma dopo l’8 settembre, uno che fa il commerciante di legna ed è amico di qualche fascista, lo fa esonerare per mandarlo in montagna come boscaiolo.

Rino gli porta su da mangiare: un giorno si imbatte in Tito, che gli chiede di procurare il cibo anche per la 122^ Garibaldi.

Così diventa una staffetta: va a Travagliato, dove scambia le castagne con la farina da polenta. Se non ha nulla da scambiare, la compera. Si procura due sacchi di tela rosa (come quelli della posta), che tengono quindici chili di roba, e fa avanti e indietro.

Quando al crocevia di Sarezzo avvista un posto di blocco, dove i fascisti della Tognù sequestrano a tutti la farina, Rino butta i suoi sacchi dal finestrino del tram. Torna a caricarli sulla bici quando se ne sono andati.

Suo padre ha messo a disposizione della 122^ la sua stalla al Batol: se ne servono per fare riunioni o come deposito di pecore e capre da uccidere e suddividere fra tutti. Oltre che come rifugio per i ricercati.

Rino ha l’incarico di fare la vedetta. In caso di pericolo fuggono dalla finestra che dà su un cunicolo che porta in montagna.

Il comandante in valle è Nino Berna: anche lui lo adotta come mascotte e ricorre alla sua disponibilità in caso di bisogno. È così che fa il palo anche quando assestano il colpo alla BDP o alla caserma dei pompieri di Mezzaluna (con il consenso del comandante: in quell’occasione prelevano coperte, scarpe e altri oggetti utili ai partigiani). Aspetta sotto le finestre delle Armerie Gnutti che gli operai gli buttino giù le scatoline con la polvere da sparo per caricare le bombe a mano. Quando invece gettano i pezzi, lui li consegna al padre, che li assembla e li porta a Tito.

La sua pistola, una Luger, se l’è procurata sottraendola a un tedesco che si era tolto il cinturone per fare l’amore con una donna. Il 25 aprile è alla Polveriera, con quelli che “prelevano” trecento alternatori.

Il 26 aprile i tedeschi ingaggiano battaglia contro 150 insorti a Rocca d’Anfo, che telefonano a Lumezzane: Rino è con quei trenta che corrono a dare manforte, ma arrivano quando i tedeschi si sono arresi. Sulla strada del ritorno si imbattono in un carro-officina, lo portano a casa per darlo alla cooperativa di S. Sebastiano, che assiste i bisognosi. Con il carro, privato dei tornietti, quelli del CLN vanno sotto il Po a prendere la farina.

Tra aprile e maggio 1945, quando non si sono ancora spenti i fuochi dell’insurrezione, Nino Berna incarica lui e Guido Boventi, Polaen (di Polaveno, classe 1928), di contribuire a “fare giustizia”: i due ragazzi vanno avanti a tagliare i fili del telefono, poi arrivano i partigiani armati. Comincia così, per lui, l’operazione di “pulizia” nei confronti di chi gli ha spaventato il sangue fin dai suoi sei anni e che, quando era vincente, non ha avuto pietà per nessuno.

Il sangue strùmit di suo padre e di sua madre continuerà per almeno un paio d’anni a pulsare nelle sue vene. Anche il novembre del ’45, quando i partigiani bresciani si riuniscono alla S. Eustacchio: arriva la notizia che sui Ronchi c’è un raduno di fascisti.

Rino va avanti a fare il suo solito lavoro con i fili del telefono, poi arriva Tito e fa piazza pulita. Parte la denuncia e Rino scappa a Polaveno, nascosto per quindici giorni. La polizia di Scelba, però, lo ha scambiato per un certo Casari di Gardone, che è piccolo come lui, ma zoppo. Così, quando il Casari dimostra di avere un alibi di ferro, la cosa si risolve in un nulla di fatto e Rino si ripresenta al lavoro. Ma lo hanno già licenziato: è per l’intervento di Pietro Paolucci, il sindacalista, che viene reintegrato alla Eredi Gnutti.

Nel 1951, richiamato per il servizio militare, frequenta il corso di motorista alla Cecchignola. Il tenente lo chiama da parte e gli dice: “Che cosa hai fatto? Raccontami del tuo passato. Puoi stare tranquillo. Anche mio fratello era un partigiano, a Roma”.

Scopre così che sulla sua cartella personale c’è scritto: “Elemento pericoloso, da non armare”.

(Testimonianze rilasciate a Bruna Franceschini)

____________________________

Correlati

Categoria: Storia della Resistenza

Post precedente: « Sezione ANPI di Gussago “Angelo Marchina”, 3 giugno 2012: visita a Castelnovo ne’ Monti (RE)
Post successivo: Pertica Bassa, sabato 19 maggio 2012: presentazione della ristampa del libro “Brigata Perlasca” di Emilio Arduino »

Barra laterale primaria

Audio Video

Materiale Audio e Video della resistenza

  • CD “Note Resistenti”. Le canzoni della Resistenza interpretate da dieci musicisti bresciani

    "Note Resistenti" è un disco di canti partigiani nato in occasione del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione. Un’idea… Come averlo.. →

  • DVD: “La libertà costa cara molto”. Volti e voci dei protagonisti della Resistenza a Brescia e in provincia

    «Il nostro è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare» (Leonardo Sciascia) Per… Come averlo.. →

Storia della Resistenza Bresciana

Iniziative marzo 2023

Ora e sempre – 20 febbraio 2023

A poca distanza – 10 febbraio 2023

Iniziative sezioni locali- gennaio 2023

Commemorazione dell’assassino di Luigi Gatta – 13 novembre 2022

Anniversario dell’eccidio di Piazza Rovetta – 13 novembre 2022

...continua la lettura...

  • Iniziativa Croce di Marone 1943-2022
  • La partigiana Dolores Abbiati
  • “Josip Verginella. L’ultimo messaggio”. Di Isaia Mensi
  • Video: testimonianze di partigiane e partigiani, staffette e altri protagonisti della Resistenza
  • Documenti Storici Delibera 1945

Sezione Storia della resistenza

Tag

10 febbraio 13 novembre 25 aprile 75 anni 122a brigata Garibaldi 1943 2022 aned ANPI a poca distanza Arci attuazione Brescia Casa Pound Castrezzato commemorazione costituzione eventi eventi locali Fascismo Festa ANPI Foibe Forza Nuova gennaio 2023 Giorno della Memoria Giorno del Ricordo Immigrazione indignazione intitolazione Liberazione Lumezzane marzo 2023 Migranti Neofascismo NoBigio Nuove destre Ome pace Piazza della Loggia Porrajmos resistenza ruzzenenti Salvatore Settis Shoah Valle del Garza

Footer

Contatti

Sede legale:

via Campo Fiera,6 – 25126 Brescia

Sede operativa:

viale Bornata, Borgo Wuhrer, 55 – 25123 Brescia

  • C.F. 98007330172
  • Telefono: 030/40502
  • PEC: anpibrescia@pec.it
  • E-mail: brescia@anpi.it

 

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Come contattarci
  • Accedi

Site Footer

ANPI Social

Copyright © 2023 A.N.P.I. BRESCIA · All Rights Reserved · Powered by WordPress